Caro D.
Carissimo D., Avrei dovuto scriverti questa lettera molto tempo fa e non ci sono scuse per il ritardo con cui lo sto facendo adesso. Una settimana fa ho ricevuto una telefonata da mio papà: “è arrivato un pacco per te, dentro c'è una piccola chitarra”. Confusa, ho risposto che qualcuno doveva aver sbagliato indirizzo: chi la manda? - ho chiesto - viene dagli Stati Uniti, dalla Florida. In quel momento il mio cuore ha avuto un sussulto - D. - ho sussurrato. Non avevo dubbi che questo regalo fosse opera tua, ed infatti non mi sbagliavo. Carissimo amico, credo di doverti una spiegazione per questo lungo silenzio. Non sarà una scusa, ma vorrei spiegarti cosa è successo in questi ultimi anni. Sappi che ti ho pensato molto e che l'impegno a riprendere in mano la penna è sempre stato vivido e presente nei miei pensieri. “Un giorno devo scrivere a D.”, mi ripetevo. Mi dispiace che la mia volontà non sia bastata per portare a termine quest'impegno e che ci sia voluta la tua chit...